Questione di scrub

L’esfoliazione viso non dovrebbe mai mancare nella tua beauty routine. Scrub (in inglese) o gommage (in francese) il rinnovamento della pelle è uno dei trattamenti “speciali” che, effettuati una volta ogni tanto, danno risultati tanto veloci quanto evidenti.

La pelle è l’organo più esteso del corpo umano ed è anche uno dei più sensibili, per questo, oltre alle normale attività di detersione e idratazione, ti consiglio di effettuare, ogni tanto, un’esfoliazione sul viso.

Agendo sullo strato superficiale della nostra pelle, denominato strato corneo, l’esfoliazione:

  1. Purifica e ossigena la pelle,
  2. Restringe i pori dilatati,
  3. Uniforma il tono,
  4. Dona luminosità,
  5. Corregge le imperfezioni,
  6. Favorisce la rigenerazione cellulare.

Se sei curiosa di scoprire qualche nozione in più sull’esfoliazione al viso continua a leggere l’articolo.

I prodotti utilizzati per questo dolce rinnovamento della pelle includono gli esfolianti meccanici e quelli chimici. Tra i primi troviamo gli Scrub mentre, tra i secondi, i peeling.

1) Scrub

Gli scrub o gommage sono i più semplici prodotti da utilizzare per esfoliare la propria pelle. La loro azione è superficiale ma, senza irritare troppo la pelle, sono dei preziosi alleati per una frequente stimolazione cutanea. 

L’esfoliazione della cute avviene massaggiando i prodotti con movimenti circolari. Gli scrub, hanno delle particelle solide, in genere di origine naturale, che avendo una funzione microabrasiva, rimuovono le cellule cornee e determinano un rinnovamento dello strato corneo, donando alla pelle un aspetto levigato e luminoso. Questi esfolianti vengono ricavati da polveri finissime ottenute dal guscio della noce, dal seme dell’albicocca, della mandorla, della mela e da altri ingredienti naturali. 

In alternativa, possiamo cimentarci in una soluzione scrub SOS, da fare in casa, con pochi e semplici ingredienti: Zucchero, Miele e Limone.

Procedi come segue:

  1. Unisci i tre ingredienti e crea una cremina.
  2. Applica il prodotto in tre zone (fronte guance e mento)
  3. Massaggia delicatamente con movimenti circolari per facilitare la rimozione delle cellule morte.

Ti consiglio di utilizzare lo zucchero, perchè il sale, se va a contatto con gli occhi può bruciare.

Sebbene queste tipologie di scrub “fatti in casa” siano molto leggeri, ti sconsiglio di farli più d’una volta a settimana. L’azione meccanica dello scrub potrebbe irritare la tua pelle più del dovuto.

Per facilitare la rimozione utilizzo una manopola di cotone imbevuta di acqua tiepida.

Dopo la rimozione risciacqua il viso con l’acqua tiepida.

Il momento migliore per uno scrub domiciliare è durante la tua beauty routine serale, in modo da far conciliare il processo rigenerativo cutaneo con il riposo. Ti consiglio infine di effettuare l’esfoliazione sulla pelle umida.

2) Peeling

Seguono i peeling chimici che, a base di alfa idrossiacidi (AHA), vengono ampiamente impiegati in estetica per la loro grande efficacia cosmetica. L’azione dell’esfoliante chimico è più profonda rispetto a quella dell’esfoliazione meccanica.

Negli ultimi anni sono state sviluppate varie tipologie di peeling chimici, a uso professionale o domiciliare, diversi nella qualità e nella quantità degli acidi funzionali presenti. Alcuni prodotti, infatti, possono essere impiegati esclusivamente da professionisti (estetiste e medici estetici) altri, invece, possono essere utilizzati a casa senza alcun tipo di preoccupazione.

L’uso domiciliare richiede, per legge, percentuali di acido di molto inferiori rispetto a quelle utilizzate nei peeling professionali. Per un uso frequente è bene utilizzare prodotti con % limitate (massimo 10%) in modo da evitare potenziali problematiche sul viso. Un peeling professionale, giusto per darti un valore di riferimento, contiene % di acido fino al 50%. Ti lascio immaginare l’effetto qualora non vengano utilizzati con i giusti protocolli.

A livello estetico esistono prodotti monosostanza (un solo acido) o multi sostanza (combinazione di acidi). A seconda della natura del caso da trattare e delle caratteristiche individuali del cliente (specialmente il fototipo) l’operatore deve selezionare il peeling più adatto. Vediamo brevemente quali sono gli acidi più utilizzati. 

Acido Lattico, indicato per pelli sensibili, secche, spente, rughe molto superficiali. È un AHA simile all’acido glicolico ma meno aggressivo, infatti, grazie all’elevata tollerabilità è consigliato, anche, per le zone perioculari (contorno occhi). Stimola la sintesi di nuovo collagene e rinforza le componenti cellulari della matrice dermica, particolarmente debole nelle pelli delicate. Richiama acqua nello strato corneo garantendo un effetto super idratante naturale.

Acido Mandelico dal peso molecolare maggiore rispetto agli altri acidi garantisce un’esfoliazione più dolce e progressiva. Adatto a pelli miste, grasse, seborroiche a tendenza acneica. Grazie alle proprietà batteriostatiche risultata efficace nel controllare il microbiota (responsabile della formazione dei brufoli).  Inoltre, possiede una buona capacità depigmentante, anche su lentiggini. Non è fotosensibilizzante per cui si può utilizzare anche d’estate, quando sono da evitare tutti gli altri acidi.

Acido Glicolico, il più comune e usato tra gli AHA, adatto a tutti i tipi di pelle, ha il minor peso molecolare e per questo motivo penetra più in profondità stimolando un intenso rinnovamento cellulare. A differenza del salicilico è efficace per trattare l’acne solo dopo che l’infiammazione è stata risolta. La sua principale azione cosmetica è la microesfoliazione degli strati superficiali dello strato corneo, migliorando la struttura generale della pelle. 

Acido Salicilico, noto fin dall’antichità per le sue proprietà antinfiammatorie, agisce come potente cheratolico liberando i follicoli e velocizzando il processo di guarigione dell’acne in fase infiammata. Utile anche sulle macchie scure legate al photoaging. 

Abbiamo visto 4 dei principali Alfa idrossiacidi, ce ne sono altri utilizzati in estetica come l’acido citrico, cogico, piruvico, azelaico, questi ultimi, solitamente, vengono combinati con i primi 4 per effettuare trattamenti su inestetismi più specifici. La selezione del peeling e la preparazione della pelle pre-trattamento, sono un aspetto tanto importante quanto decisivo per ottenere risultati evidenti ma, controllati e sicuri.

Rivolgiti solo ad un professionista per evitare spiacevoli inconvenienti.

3) Domande frequenti

Ora vediamo le principali domande che mi vengono fatte sull’uso degli acidi:

1. Ci sono controindicazioni nel sottoporsi a trattamenti con acidi professionali?

No, di base il trattamento, se eseguito secondo precisi protocolli tecnici, non comporta nessuna conseguenza permanente. L’unico effetto è un temporaneo rossore dovuto alla intensa stimolazione dell’acido. 

A seconda dell’effetto che si vuole ottenere, del tipo e concentrazione di acido utilizzato, i tempi di applicazione del prodotto variano da 2,3 minuti fino ad oltre 10 minuti. 

Ogni pelle è unica, pertanto, rimane al professionista monitorare l’evoluzione della pelle al trattamento al fine di evitare spiacevoli inconveniente come eccessivi pruriti e rossori. La risposta ai trattamenti con acidi è soggettiva per cui è da evitarne l’utilizzo domiciliare in assenza della supervisione di un professionista e di idonei prodotti per neutralizzarne l’effetto.

Ci tengo a chiarire che il tipo di trattamento, per sua natura, non è delicato e rilassante proprio perchè, quello che si ricerca, è una stimolazione, attraverso agenti chimici esfolianti, della rigenerazione cutanea. Per cui è del tutto normale un minimo di rossore post trattamento. Quello da evitare, in campo estetico, è il cosiddetto effetto “Frost”, ovvero un lieve sbiancamento temporaneo dovuto alla reazione della pelle all’eccessiva esposizione all’acido.

Ulteriori effetti indesiderati sono evitabili limitando il più possibile l’esposizione ai raggi solari nei 2/3 giorni successivi al trattamento e utilizzando creme riparatrici e rigeneranti abbinate ad un fattore di protezione solare.

Infine, non bisogna sottoporsi a questo tipo di trattamenti con frequenze troppo elevate. 3 settimane sono il minimo per non sovraccaricare la nostro pelle

Detto ciò, non è un trattamento doloroso e non ci sono controindicazioni se vengono seguiti specifici protocolli tecnici.

2. C’è un periodo migliore (o da evitare)?

Gli AHA sono ingredienti che rendono la cute più sensibile. I raggi solari, su una cute “stressata” tendono ad amplificare il rischio di macchiarsi e scottarsi, conseguenze tipiche del periodo estivo. Una volta esfoliata la pelle, essa sarà molto più vulnerabile ai raggi UVA e UVB, pertanto è consigliabile evitare di sottoporsi a questi trattamenti durante i periodi estivi, dove l’esposizione al sole è maggiore. In realtà, non tutti gli acidi AHA sono fotosensibilizzanti. L’acido mandelico, ad esempio, ci permette di effettuare un peeling anche durante il periodo estivo. In questo caso, si invita il cliente a non esporsi al sole per 24/36h e, comunque, di utilizzare un elevato fattore di protezione.

3. Il nostro consiglio..

A mio avviso, il trattamento con gli acidi, è stato spesso e, fin troppo, sottovalutato. Forse, per la paura ingiustificata che si associa alla parola “acido” che, tra le definizioni più comuni richiama qualcosa che brucia, corrode.

Invece, secondo me, gli AHA possono essere dei preziosi alleati nei trattamenti professionali. Come abbiamo visto il loro utilizzo permette di ottenere risultati visibili, immediati, progressivi, in modo controllato e sicuro. Sono utili a diversi tipi di pelle e inestetismo, dalle pelli più sensibili e secche a quelle più spesse e grasse, per cui hanno davvero un elevato potenziale in quella che è l’estetica non invasiva.

Nel mio piccolo, ho scelto di introdurre gli AHA nelle mie formulazioni cosmetiche perchè, seppur in % minima rispetto a quella utilizzata nei trattamenti in cabina, aiutano a stimolare un leggero turnover epidermico, aumentano la luminosità della pelle, migliorano l’idratazione e l’elasticità dello strato corneo. Per cui, nei miei prodotti, troverai un mix di AHA a seconda del tipo di prodotto scelto. 

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E per quanto riguarda i trattamenti in studio?

Qui, come abbiamo visto in precedenza, gli AHA esprimono il loro massimo potenziale. Le percentuali elevate consentono al prodotto di agire con efficaci contro i vari inestetismi della pelle. 

In PurAtelié, utilizziamo gli acidi sia nei percorsi personalizzati viso SkinRestore che per amplificare i risultati della SkinRevision, il nostro celebre trattamento di pulizia del viso avanzata. Vuoi saperne di più? Scrivici in chat o fissa la tua prima consulenza clicca sulle icone qui sotto.

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